Non mi è mai piaciuta la parola "passione" accostata al nostro settore. Implica un'emotività troppo personale, per cui ognuno tende a interpretare diversamente una professione che nella sua creatività ed espressività, richiede comunque un metodo univoco di partecipazione a quello che a tutti gli effetti, preferisco identificare il mondo ludico.
Perché il gioco è la cosa più seria che esista.
Il gioco ha le sue regole, è meritocratico nel metodo, è corretto e democratico, perché tutti possono concorrere alla vittoria. Per questo motivo assieme al progetto libro ho voluto legare quello di un gioco. E quale meglio delle carte?
Nel nostro lavoro è fondamentale mantenere sempre un po' di gioco nella serietà e rigore nell'inevitabile confidenza che si tende a instaurare con i colleghi così come i clienti.
Spero vi divertiate assieme a noi con entrambi.
Marco Natali